Una pedalata dove l’acqua è più blu
Lunghezza
4 Km
Dislivello
+ 65 metri – 12 metri
Difficoltà
Facile
Fondo
Misto: asfalto, sentiero breve
Google Maps
https://bit.ly/2V99cTk
Nota sul trasporto bici
La bici pieghevole viaggia sui treni senza sovrapprezzo. Se si è su un treno regionale con vagone o spazio dedicato per la bici, la stessa va posizionata lì, piegata. Non essendoci lo spazio apposito, va posizionata dove non arreca disturbo ad altri passeggeri.
Poco più di mezz’ora di treno per passare dalla città al parco delle acque blu. Le stazioni ferroviarie di riferimento sono quella di Pescara centrale e di Scafa-S. Valentino-Caramanico Terme servite da una buona frequenza di treni da e per.
Da Pescara centrale prendere dunque il treno con destinazione Scafa-S. Valentino-Caramanico Terme scendendo alla stazione di Scafa. Da qui con via della Stazione si raggiunge la SS5, girando quindi a sinistra. Qui siamo su strada, che potrebbe risultare trafficata, ma il tratto è breve, fino a via Aldo Moro: all’incrocio c’è già il cartello che indica il Parco del Lavino-Sorgenti sulfuree.
Basta seguire la strada fino a Contrada Pianapuccia, arrivando ad un incrocio con una grande croce in cemento. Qui sulla sinistra c’è il cartello che indica la ciclabile che porta fin dentro il Parco. Il fondo è in asfalto, a tratti sconnesso. Se dovesse risultare scomodo si può seguire la strada, qui non molto trafficata (la traccia indica il percorso su strada).
Avvicinandosi al Parco è inconfondibile l’odore delle acque sulfuree, che poi fra ruscelletti e pozze accoglie con il suo turchese. I sentieri all’interno del parco sono agevoli e si possono percorre anche con la bici a mano.
Occasione per una giornata diversa in un posto singolare. C’è una bella area pic-nic, suggerimento per una sosta per poi tornare indietro e riprendere il treno sempre dalla stazione di Scafa.
Autore: Alessandro Ricci (1974) giornalista free lance, inizia con “Il Messaggero” Abruzzo nel ’94. Collabora con testate regionali e nazionali, cura l’ufficio stampa per enti pubblici e privati. Cura il progetto Borracce di poesia ® dal 2007
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Discovering the sulphurous spring
Length
4 Kms
Difference in height
+ 65 Mts – 12 Mts
Difficulty level
Easy, mostly flat
Route
Mostly asphalt, unpaved path in the park
Google Maps
https://bit.ly/2V99cTk
Note on bike transport
Free transport for folding bikes. You don’t need a proper ticket for your bike. Once on the train you have to carry your bike already folded and place it in the appropriate wagon: you can find it on Regional trains, marked in the timetables with the bike icon. Otherwise you can place it in a space where it doesn’t bother other passengers.
Just over half an hour by train from the city centre to the Lavino sulphurous water park. The railway stations to check are the ones of Pescara central and Scafa-S. Valentino-Caramanico Terme served by roundtrip regional trains.
From Pescara central jus get on the train to Scafa-S. Valentino-Caramanico Terme. Once in the small Scafa station follow via della Stazione to reach the SS5 statal road. It could be a congested road but it’s a short way. At the crossroads you can already find the sign indicating “Parco del Lavino-Sorgenti sulfuree”.
Just follow the road to Contrada Pianapuccia, arriving at an intersection where you can find a concrete big cross just in front of you. On your left you have the sign indicating the path that leads into the park. It could be bumpy so you could decide to continue on the road, not very busy here.
Approaching the Park, the sulphurous waters smell is unmistakable. Once there you are welcomed by the turquoise brooks. You can easily walk the park trails bringing the bike by hand.
An idea for a different day in a nice place. You can also enjoy the pic-nice area. Don’t forget to plan the way back checking the trains!
Author: Alessandro Ricci (1974) freelance journalist since 1994. He’s contributor to regional and national newspapers, handles the press office for public and private institutions. He has started the Borracce di poesia ® project in 2007.
“Intervento finanziato con il contributo della Camera di Commercio Chieti Pescara”